Amianto di Stato – 2 Video riprendono i militari che sotterrano rifiuti tossici.

Sono vari spezzoni di riprese effettuate da un punto alto in cui è visibile la cava (militarizzata e quindi inaccessibile), in alcune giornate a partire dal 20 ottobre. Quindi ben prima che Bertolaso chiamasse il NOE dei carabinieri il 29 ottobre, dopo che era stato già notificato in procura anche un nostro esposto.

[youtube VYCs3SnD9VQ] [youtube _eBxbBjiC9o]

link al video 1

link al video 2

Nel video si vedono militari con le maschere antigas e operai senza, si vede scavare una vasca impermeabilizzata e interrarci terreno misto con rifiuti speciali, si vede coprire e appianare questa vasca come se il materiale movimentato dovesse restare lì per sempre.

ECCO UN PRO-MEMORIA DEL COMITATO DI CHIAIANO PER CONTESTUALIZZARE IL VIDEO:

Rifiuti Tossici e Gestione Commissariale: Il video-denuncia dello scandalo di Chiaiano

Pro Memoria utile nell’interpretazione del materiale fiilmato distribuito.
8 Novembre 2008

Gli attivisti del Presidio antidiscarica cercano da sempre di documentare quel che accade nella cava di Chiaiano da diversi punti di osservazione, visto il rifiuto da parte del Commissariato “straordinario” a riconoscere almeno il diritto alla trasparenza ai cittadini, consentendo l’ingresso nella cava stessa.

Il materiale video è composto di diversi spezzoni, perchè corrisponde a diversi giorni di riprese (alcuni dobbiamo ancora recuperarli dai supporti). Il materiale video in questione comincia il 20 e 21 ottobre quando per un improvviso e frenetico movimento di uomini e mezzi meccanici si è scoperto che una spianata coltivata a prugne era stata sbancata (senza nessun avviso ai proprietari) e che su questa si stava scavando un fosso rettangolare, una vasca, di almeno quaranta metri per venti, profonda circa due metri e mezzo, ammucchiando poco distante il terreno ricavato. Si tratta di un fosso di 800 mq. di superficie capace di contenere dai 16.000 ai 20.000 mc.
La vasca è stata poi impermeabilizzata con teli saldati lungo i bordi. Il giorno 22 hanno cominciato a portarvi del materiale terroso visibilmente frammisto a rifiuti speciali, sversandolo con camions ribaltabili. A fine giornata sono intervenuti i militari che hanno steso del filo spinato lungo i bordi della vasca e ha impressionato il fatto che i soldati indossassero delle maschere tipo anti-gas. Il fatto che la vasca fosse a tenuta ha fatto pensare che il materiale che vi veniva conferito non dovesse avere contatto con il terreno (cosa non necessaria,invece, per i prodotti semplici e inerti dello scavo) e il fatto che i militari indossassero la maschera ha confermato l’idea che si stesse movimentando del materiale pericoloso. Il terreno che veniva sversato nella vasca proveniva da un lato della cava non accessibile dal nostro punto di osservazione ma situato certamente all’interno dell’area. In contemporanea arrivavano anche altri camions carichi di terreno tufaceo ma questo veniva sversato in un altro punto della spianata senza alcuna particolare precauzione. In poco tempo la vasca è stata riempita e si è passati a stendere lo stesso tipo di teli neri anche su tutta la spianata..
Il giorno 29 (come si può dimostrare dal numero di protocollo in tribunale) abbiamo consegnato alla Procura della Repubblica un esposto minuzioso, corredato da documenti filmati, mentre poche ore dopo gli uomini di Bertolaso segnalavano finalmente all’Arpac e ai Carabinieri il fatto che avevano rinvenuto all’interno della cava un quantità di amianto per circa 300 mc.
Non molti giorni dopo il Gen. Giannini dichiarava a La Repubblica che si era rinvenuto amianto nella inimmaginabile cifra di 10.000 tonnellate (!!) e precisava che non si trattava solo di lastre tipo “Eternit” nelle quali le fibre sono inglobate in un impasto di cemento ma di fibre libere e volatili contenute in sacchi marchiati ENEL. E a questo punto, a prescindere da tutto, non si capisce come i lavori possano andare avanti in spregio a qualunque norma sulla sicurezza!!

Nei vari spezzoni del filmato si vede chiaramente che:
– Chi opera nella cava era a conoscenza della presenza di rifiuti tossici già molti giorni prima di avvisare il NOE dei carabinieri e rendere pubblica la situazione
– Mentre nella cava i militari agiscono con la maschera antigas, gli operai continuano a stare senza protezione!
– Soprattutto viene scavata questa vasca, riempita di terra e rifiuti speciali (per altro negli spezzoni finali si vede chiaramente la presenza di lastre di eternit, oggetti e sacchi celesti) e poi coperta e appianata..!

Infine il 4 novembre c’è nel cantiere un’ispezione del Pubblico Ministero D’Alessio, che rinviene nella cava quattro vasche con la presenza di eternit, amianto e altri rifiuti speciali. Sui giornali (Repubblica e Mattino) si parla di queste vasche come dell’ennesimo ritrovamento di sversamenti pre-esistenti (ma nessuno spiega perchè tutto questo non è risultato dalle “accurate” (!?) analisi ambientale fatte a giugno…!)
Noi non sappiamo se il Pm D’Alessio ha agito sulla base del materiale video da noi consegnato o anche su altri elementi e neppure possiamo dire con certezza che le vasche da lui ritrovate coincidono con quelle da noi filmate. Sarebbe il caso che qualcuno lo chieda a Bertolaso..:!

Si sa che noi cittadini, tenendo alla nostra pelle, siamo malevoli e diciamo subito che la nostra chiara convinzione è che la ditta che fa i lavori si è imbattuta in tutti questi rifiuti tossici e che in un primo momento il Commissariato ha pensato solo che erano un ostacolo al progetto folle della discarica. Perciò andava interrato e nascosto per andare avanti nei tempi previsti da Berlusconi! Poi quando si è capito che tutto veniva a galla, hanno cercato goffamente di cambiare strategia e di giocare all’attacco, accusando addirittura i cittadini… (dichiarazioni allucinanti del generale Giannini).

Ma, se non vogliamo essere “malevoli”, stiamo agli elementi razionali: perchè viene fatta questa vasca e cosa c’è dentro!!?

Di sicuro:
1) Non è normale terra smossa, perché si vede chiaramente e poi perchè in tal caso non c’era motivo di fare la vasca e impermeabilizzarla, né di agire con le maschere antigas.
2) Non è un semplice sito di trasferenza dei rifiuti speciali ritrovati. Anzitutto non si capirebbe in tal caso perchè la vasca, una volta riempita, viene poi progressivamente coperta, spianata e mimetizzata come si vede dai filmati. Inoltre se davvero fosse una vasca di trasferenza, andrebbero arrestati tutti! Perchè la rimozione dell’amianto (in così ingenti quantità!) non può essere certo effettuata in questo modo che lo rende pericolosissimo e altamente cancerogeno!

A questo punto ci chiediamo:
·Si sapeva o no che nell’area della cava c’erano grandi quantitativi di materiali inquinanti?

  • Se non si sapeva allora ci si domanda come siano stati effettuati i carotaggi e chi si è presa la responsabilità di impegnare milioni di euro nel far partire i lavori senza prima essersi preoccupato di eseguire una accurata verifica dello stato dei luoghi
  • Se lo si sapeva ma si sperava di farla franca allora si sarebbe di fronte a un atteggiamento che chiamare “criminale” é riduttivo
  • Come definire il maldestro tentativo di interrare in tutto o in parte materiali inquinati e inquinanti rinvenuti? !

Il presidio dei cittadini pertanto rivendica:
– L’immediata opera di inertizzazione delle fibre di amianto rinvenute con le operazioni di scavo. L’immediata interruzione dei lavori sulla discarica anche per ragioni evidenti di sicurezza degli operai, dei militari e degli abitanti. Osserviamo che nella cava si continua a scavare e movimentare e questo ci ha convinti a rendere pubblico il materiale video che è alla base dell’esposto in Procura.

– L’avvio di una bonifica integrale di tutta l’area delle cave e la rinuncia al folle progetto della discarica!

– Le dimissioni di Bertolaso e Giannini, perchè al di là delle eventuali responsabilità penali, hanno dimostrato ancora una volta totale spregio della trasparenza, della democrazia e del diritto alla salute dei cittadini. Purtroppo ancora una volta si dimostra come l’istituzione commissariale produce meccanismi patologici. Se mai può esserci stata una qualche fiducia come cittadini in questo tipo di struttura, è morta definitivamente oggi!

Si sta verificando,intanto,la sussistenza degli estremi per una denuncia per il reato di disastro ambientale nei confronti di chi ha la responsabilità dell’intero progetto e della operazioni che ne sono derivate.

Presidio dei cittadini in difesa delle cave di Chiaiano e Marano

(tratto da napoli.indymedia.org)

Leggi anche Amianto tra i rifiuti

visita www.chiaianodiscarica.it

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