mobilità

Trasporti marittimi: chi si fa carico dei diritti dei cittadini?

PROCIDA – Dopo le recenti difficoltà maturate nel comparto dei collegamenti marittimi da e per l’isola di Procida dovuti alle avverse condizioni meteomarine degli ultimi giorni, Giuseppe Giaquinto, del Comitato Utenti Trasporto Isola di Procida, interviene con una dura nota per sottolineare le condizioni di precarietà che, orami, vive quotidianamente, nei lunghi mesi autunnali ed invernali, una fetta consistente di lavoratori, studenti, commercianti ma anche fruitori di servizi sanitari in terraferma e nella vicina isola d’Ischia, alle prese con un servizio che, non sempre, riesce ad assicurare un’adeguata mobilità territoriale.

“Visto che ci tocca un primo aliscafo per Napoli assolutamente inadeguato – scrive Giaquinto – se non con calma piatta di mare, per garantire il primo collegamento ed anche le successive partenze a lavoratori e studenti.

Visto che ci tocca una prima partenza per Napoli effettuata con traghetto di società privata tecnicamente inidoneo alle manovre nel porto di Procida con un poco di brezza e quindi inaffidabile per garantire la prima corsa ed anche la seconda corsa in nave a lavoratori, studenti, utenti dei servizi sanitari.

Visto che ci toccano due compagnie private di navigazione destinate a garantire le prime corse per Pozzuoli ed anche le successive con mezzi assolutamente inaffidabili e con pendolari in balia del primo soffio di vento.

Visto che ci tocca un traghetto veloce Caremar destinato a garantire corse essenziali con la terraferma come quella per Pozzuoli delle 9 o quella delle 17.55 per Napoli o piuttosto quella delle 19.25 da Napoli e che ha letteralmente paura di affrontare il vento di 10 nodi o le onde di un metro.

Visto che in Regione Campania stanno ancora aspettando una proposta da parte del Comune di Procida a seguito di un consiglio comunale straordinario sul tema per sovvenzione con soldi pubblici qualche corsa ritenuta essenziale per i Procidani così da renderla più sicura ed affidabile.

Visto che sono tutti presi da altro e nessuno tutela la primaria necessità di mobilità ai cittadini di Procida che con la terraferma hanno necessità di avere trasporti meno ballerini e più sicuri e rispondenti alle reali necessità.

Ci chiediamo – conclude Giuseppe Giaquinto – se non sia il caso che gli amministratori, le forze politiche, le associazioni di categoria si facciano carico di tutelare gli interessi di chi amministrano o di chi rappresentano, svolgendo appieno il loro mandato e realizzando con atti concreti il loro ruolo. A meno che non rappresentano il nulla e nessuno”.

Guglielmo Taliercio

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