Apprezzo la sensibilità e la solidarietà espressa da alcuni Sindaci nei confronti dei lavoratori Caremar oggi stressati da un’organizzazione lavorativa imposta dall’alto in dispregio delle normative vigenti; ma gli eventi e le cause dello sciopero mi dicono che qualcosa a loro sostengo in più si può e si deve fare per garantire il loro diritto al lavoro in uno alla continuità territoriale. Penso alla notizia di queste ultime ore del suicidio di un lavoratore Saremar in via di licenziamento e, pertanto, anche alle conseguenze di una privatizzazione che può assumere aspetti drammatici allorquando essa garantisce interessi padronali e non cura per niente quelli dei lavoratori nella svendita e negli atti notarili; e penso, anche, che il diritto costituzionale degli isolani alla continuità territoriale sia stato svenduto con faciloneria amministrativa da un Governatore ( parlo di De Luca ) che la subordina alla sensibilità ed interessi commerciali di un’Azienda. C’è motivo di confronto e di lotta.
Di questo e di tanto altro ancora lunedì 15 febbraio 2016 parleremo a Porta di Massa attenti ad ascoltare e far tesoro delle ragioni di tutti in un confronto pubblico dove mi auguro si possa giungere a trarre delle conclusioni da offrire alla politica, in particolare a quella del Consiglio Regionale.