Sindaco incontro Modernissimo
Sindaco incontro Modernissimo

Sindaco Ambrosino: I miei concittadini non si lamentano dei migranti ma dei Vigili Urbani non efficienti

PROCIDA – Nella polemica politica nazionale sul decreto sicurezza interviene ( con qualche duro risvolto locale) anche il Sindaco di Procida Dino Ambrosino che in un post sulla sua pagina facebook scrive: “Oggi sono stato a Napoli, al Cinema Modernissimo, con i sindaci di Sant’Alessio in Aspromonte e Chiusano d’Asti.

Abbiamo in comune l’adesione ai progetti SPRAR e una bella storia da raccontare. “Sì può fare”, perché l’accoglienza dei migranti può essere gestita in sicurezza e con umanità. Ci sono tante buone esperienze in Italia che stanno funzionando, per questo è profondamente sbagliata la decisione del Governo di tagliare i migliori progetti di integrazione. Ci sono un gran numero di comuni dove l’arrivo dei migranti è stato una benedizione, dove i cittadini italiani hanno ripreso a investire in territori oramai quasi disabitati.

Nel mio piccolo, ho verificato negli ultimi mesi che le paure diffuse dai cattivisti non si sono realizzate. La mia comunità di gente di mare si è subito adoperata per coinvolgere i nuovi ospiti nelle sue ataviche abitudini e ritualità.

I miei concittadini non si sono lamentati dei migranti accolti, ma dei Vigili Urbani che non sono abbastanza efficaci nel contrastare le infrazioni. Per rendere la mia isola più sicura ho bisogno che il Ministro dell’Interno mi finanzi il Progetto per la Videosorveglianza che ho sottoscritto in Prefettura, non che mi cacci gli ultimi arrivati.

Dobbiamo governare e garantire ai cittadini la sicurezza, ma senza mai perdere l’umanità”.

Potrebbe interessarti

Meteo: Giornata difficile per i collegamenti marittimi da e per Procida

PROCIDA – Così come ampiamente preannunciato nelle scorse ore, oggi 13 settembre sarà una giornata …

23 commenti

  1. geppino pugliese

    Ma di che parla il Sindaco?

    Forse ,vive in un altro mondo.

    O,forse,non vede la tv.

    Alla guida del Ministero dell’Interno ,abbiamo una persona con i cosidetti……che sta spazzando via ogni forma di sfruttamento e speculazione sugli immigrati.

    I SPRAR , iventati dai COMUNISTI che c’erano al potere saranno spazzati via.Anche a Procida sarà la stessa cosa appena finiranno i soldi del finanziamento.

    Il DECRETO SICUREZZA farà giustizia di tutti gli immigrati,nessuno escluso.

    L’Italia e anche i procidani non possono TOLLERARE che diamo gratis vitto alloggio assistenza ai richiedenti asilo.

    Per questi che sono a Procida,sono stati molto fortunati.Ora che c’è Salvini,la musica è cambiata

    PRIMA L’ITALIA E GLI ITALIANI

    A Procida ci sono moltissimi casi di persone che fanno letteralmente i MIRACOLI per arrivare a fine mese ,pagare il pigione ,i figli etc etc

    e questo Sindaco si preoccupa dei migranti.

    PER QUESTO LE PERSONE SINISTROIDE SARANNO SPAZZATE.. VIA DALLA POPOLAZIONE ITALIANA CHE LI METTERA’ NELL’INSIGNIFICANZA POLITICA IN TUTTE LE ELEZIONI.

    A cominciare da questo Sindaco, che non sa che pesci pigliare ,e inveisce contro quelli cioè I VIGLI URBANI

    che,a mio parere,pur con qualche stonatura…, SONO I POCHI CHE LAVORANO DURAMENTE

  2. Caro sig sindaco ho letto la sua lamentela che i suoi cittadini non sono contenti che gli operatori della polizia locale non fanno rispettare le regole. Questa sua affermazione mi meraviglia in quanto Lei è capo della polizia locale che opera sulla sua isola e se ci sono persone che non fanno il proprio dovere lei ha tutti gli strumenti per procedere ad ammonimenti scritti fino ad arrivare al licenziamento della persona se la stessa non cambia il proprio atteggiamento . Capisco che per le persone che lavorano in meridione quello che ho appena scritto li farà scompisciare (mi lasci passare il termine) dalle risate, noi che lavoriamo al nord questa cosa è di routine e tutti ne siamo a conoscenza e il dirigente applica la normativa in vigore.
    Con questo sig sindaco in parte le sono vicino perché capisco che non può fare la parte del don Chisciotte in un sistema che come ho detto prima è radicato nelle persone (comunque io dico se nessuno mai inizia le cose resteranno sempre così e forse peggio vedi timbrature fasulle in mutanda)
    Le faccio un esempio purtroppo anch io lavoro con colleghe meridionali e per loro il lavoro arriva all ultimo posto delle cose che giornalmente si dovrebbero fare sopratutto quando si parla di lavoro pubblico(NOI COME TUTTI SIAMO PAGATI PER FARE IL NOSTRO LAVORO NON PER TELEFONARE ALLA PEDIATRA, AL MARITO ALLA MAMMA ECC ECC TUTTO IN ORARIO DI SERVIZIO,
    Voglio spezzare una lancia per dei colleghi meridionali che lavorano con me che pensano al lavoro e lo fanno come deve essere fatto, ma purtroppo questa parte di persone sono minimali.
    Un ultima cosa è poi finisco le racconto un fatto che ho sentito con le mie orecchie visto che sono stato nella sua isola per una vacanza l anno scorso, ero alla fermata del pulmino pubblico vicino all entrata della scuola materna, c erano le mamme che portavano i figli e sul posto c era un suo agente di polizia locale che controllava. Ad un certo punto il vigile saluta una mamma insieme al suo bambino e ad alta voce rivolgendosi al bambino gli dice in dialetto mi raccomando quando diventerai grande lavora poco e guadagna tanti soldi che non serve a niente il lavoro, questa è la ricetta ideale per la scuola per camorristi, certo mai ti aspetteresti che una frase di questo tipo venga detta da un operatore di polizia locale.
    La saluto
    Caset
    Paolo

    • Sicuramente al signor Paolo è capitato di tutto ma,
      non sempre la nostra provenienza geografica
      è indice di corretta e totale efficienza .
      Difatti nel periodo di mio trasferimento all’opposto dello stivale,
      ho avuto problemi dai residenti … e non pochi !
      Tutto derivava secondo me dall’estrazione familiare e culturale
      dei cittadini che, senza controllo si adagiano alla deriva !
      Rammento ancora il tono dispregiativo di una preside ligure
      quando, al mio ingresso in servizio, giustificato
      dalla necessità di punteggio in graduatoria docenti e
      dal legale diritto trasferimento a livello nazionale anche in altra regione, esprimeva il suo commento di biasimo profferendo queste parole :
      SI RENDE CONTO DI AVER RUBATO IL POSTO AD UNA LIGURE !

  3. Non conosco Paolo Caset

    però Le tengo a precisare che il suo disprezzo x i meridionale è dal tutto fuori luogo.

    le ricordo che se il Nord è la parte piì produttiva del paese,ò soprattutto grazie al lavoro determinante che gli

    immigrati del sud hanno apportato in quel contesto lavorativo .

    Lei ,Sig. craset

    vive di luoghi comuni,venga a vivere qui e vedrà che siamo gente molto laboriosa ed efficente,anche se non ci sono le dovute infrastrutture e i dovuti sostegni.

    Poi per quanto riguarda le Sue battute finali circa un viglie procidano,due sono le cose.

    O Lei non ha capito x niente il dialetto procidano,o non ha capito il lato ironico del detto.

    io penso che Lei dovrebbe contare fino a quattro,per esprimere giudizi cosi tranchant,del tutto immotivati e senza senso.

  4. Per quanto riguarda Antonio

    tengo a dire che non faccio distinzione tra meridionali e il nord.

    Io mi sento italiano ed europeo e cittadini del mondo.

    Quello che posso dirti,è che sei un antidemocratico,oltretutto,sicuramente,anche COMUNISTOIDE.

    Perchè non accetti ile opinioni del prossimo.Sei un vetero comunista della peggior specie

  5. Appena ieri, è stata diffusa dai telegiornali l’ennesima, tristissima notizia di una piccola irachena che ha perso la vita nel naufragio di un gommone al largo delle coste turche. Ormai, appare vano il chiedersi perché si consenta che questi sventurati mettano a repentaglio la propria vita a bordo di imbarcazioni di fortuna e non vengano, invece, programmati anche per loro, i normali trasferimenti che avverrebbero per chiunque altro, nel modo più banalmente consueto al giorno d’oggi. Paradossalmente, questa domanda, tanto ovvia, appare retorica e la soluzione prospettata, utopica, se non proprio fantasiosa.
    Ma, la nostra realtà di privilegiati abitanti della porzione di mondo che si fregia di rappresentare valori di civiltà e di evoluzione nei termini del rispetto della dignità e dei diritti umani, non dovrebbe, forse, allontanare da se’ il rischio di incorrere in tale sorta di assuefazione ? Sarebbe opportuno che non venga, da noi, smarrita la sana attitudine ad indignarsi ancora e, con forza, per questa colpevole assenza di responsabilità nei confronti del dramma di cui siamo testimoni.
    Quale mostruoso crimine è questo ! Povere persone!

    • Signora Miriam,
      la sua è una domanda accorata ma retorica. Sa bene che a perfino a Procida si aggirano personaggi vestiti di orbace e con annesso maganello e che non ne provano vergogna.

  6. Signora Miriami

    siccome piace che ci si argomenta fra persone normali,e non personaggi solo prevenuti ,di bassissima lega,

    devo dirle quello che penso.

    la sua domanda è legittima Lei si chiede il perchè i trasferimenti non siano programmat,e regolamentati.

    E’ esattamente quello che questo governo sta cercando di fare.Lei sa benissimo,l’ultimo scandalo è successo ieri,

    che questi disperatisono sotto il giogo di associazioni criminali che lucrano sulla pelle di questi,non tenendo in nessun conto se muiono durante il percorso.

    Con i governi precedenti si sono avuti centinaia e centinaia di morti innocenti,che hanno perso la vita.Molte ONG sono parte integranti di un sistema criminoso d’accordo con le associazioni criminose che operano in

    Italia x la accoglienza, che frutta milioni d’euro allo Stato Italiano x manteneri questi.

    Salvini ha ridotto al minimo questo traffico umano ,proprio perchè vuole evitare altre morti e regolamentare i trasferimenti.

    i politici di prima favorivano questo traffico,non c’era giorno che non arrivavano alle nosstre coste.

    ora tutto ò cambiato x il meglio,e si sta cercandi di programmare glia arrivi REGOLARi con l’Europa.Perchè il

    problema dell’immigrazione fuori legge è un problema colossale.

    se non si adottano misure drastiche l’Italia ,l’Europa tracollerà.

    Bisogna che vengano aiutati,gli immigradi ,nelle loro terre,dando tutto lo appoggio possibile

  7. Pensatela come volete, ma a me l’emerito Sig. Pugliese comincia a piacermi. Prima spara tricche-tracche e botte a muro e poi, quando gli fanno notare che ha esagerato con le deflagrazioni, imbastisce delle repliche da ambasciatore dell’ONU.

    • Io invece continuo a pensare che Salvini è un fascistoide ed un anti meridionale da sempre. Vedi la discesa in piazza per il sì tav. Ancora soldi al nord ancora treni al nord mentre a SUD la capitale europea della cultura ( Matera ) aspetta un treno da 100 anni. E ancora soldi al nord. È dal 1861 che il nord insieme alla peggiore classe politica meridionale non fa altro che impoverire il mio amato SUD.

      • E continuo a dire che il 100% degli alunni di Monza ha la mensa scolastica mentre a Reggio Calabria solo il misero 0,07%.. per l’infanzia e la famiglia invece a Trieste si spendono quasi 400€ procapite ma a Vibo Valentia meno di 10. Se desiderate do altre informazioni.Mai con salvini

  8. Ringrazio gli amici del blog, Sigg. Geppino e Sandrino per l’attenzione ed il tempo dedicato al quesito di cui sopra, che, in particolare da cattolici, non possiamo permetterci di ignorare.
    Indubbiamente, l’obiettivo da perseguire sarebbe quello per cui, liberi da guerre e soprusi, questi nostri fratelli, che definiamo “migranti”, non debbano più essere costretti ad abbandonare i loro paesi d’origine, ma, tuttavia, poiché, allo stato attuale questo non appare “ancora” realizzabile (speriamo che possa esserlo in un futuro non lontano) curarne un normale trasferimento, al riparo da pericoli dovrebbe costituire, per l’Europa intera, un obbligo. Non resta che augurarsi che ciò avvenga, finalmente, in modo sistematico, per spirito di solidarietà, ma anche, più semplicemente, per generale, comune buon senso.

  9. In questi anni, Procida e’ diventata parte integrante della conurbazione Napoli.
    Nell’isola, come altrove nel mondo, l’evoluzione dei costumi ha inciso profondamente sul tessuto sociale,
    inducendo sensibili cambiamenti nelle scelte, nelle aspirazioni e nei gusti della gente.
    Un simile iter, peraltro, è prodotto di un processo ineludibile che, in quanto tale, va, opportunamente,
    riconosciuto e accettato.
    Più difficile da recepire e da accogliere, tuttavia, è che anche qui, come altrove nel mondo, si avverta
    un’esigenza fin ora inusitata e, per giunta, allo stato attuale, indicata, purtroppo, come uno fra i bisogni primari da privilegiare, ravvisabile nella volontà di avvalersi del finanziamento che sarebbe erogato dal Ministero dell’Interno,
    al fine di soddisfare la precisa richiesta di installazioni di telecamere di Videosorveglianza, che possano contribuire
    ad accrescere la sensazione di sicurezza dei cittadini.
    Ecco, forse, è proprio questo, che pare si vada delineando, l’elemento di maggiore inquietudine, ovvero che quanto
    sopra descritto in termini di, sia pure ovunque diffusa, percezione, possa, ormai, a ragion veduta, essere attribuito
    anche ai serafici ritmi di vita della sonnacchiosa e rassicurante Procida.
    Come cambiano i tempi!

  10. La dott. Miriam ha i suoi punti di vista e convincimenti che, possono essere o non essere sempre condivisi ma, si ravvisa nel suo modo di porsi tante signorili e oneste intenzioni, non sempre però corrispondenti alle risposte ricevute, da cui si ravvisa a volte eccessiva acredine da poter attribuire ad una certa e faziosa posizione di parte . Certo un pacato argomentare sarebbe lecito ma, aggressioni verbali, a volte deliranti, potrebbero inibire i nostri scambi telematici, a danno d’un sano e costruttivo equilibrio virtuale, necessario on questo tipo di rubriche .

  11. risposta alla gentile Professoressa Piera:
    Per sua stessa natura, il blog costituisce un terreno di confronto democraticamente trasversale, nel quale è consentito a chiunque di apportare il proprio contributo di opinioni e di idee, avvalendosi della
    capacità di relazione e dei mezzi espressivi di cui dispone.
    È indubbio che decidere di mettersi in gioco, offrendo al prossimo punti di vista personali, equivalga all’eventualità, non remota, di esporsi a critiche, che non sempre vengono contrapposte con tesi e modalità del tutto adeguate.
    D’altronde, il ritrarsi per non incorrere in tali contrarietà e astenersi dal partecipare, per snobismo o per timore di essere messi in discussione ,
    “ cui prodest? “, ci si domanda.
    Negli ampi, sterminati spazi della “Globalizzazione”, accade che, paradossalmente, a distanza ravvicinata e con effetti che si ripercuotono sul quotidiano di ciascuno, si subiscano conseguenze di decisioni assunte dai potenti di luoghi della Terra geograficamente lontani.
    Procida è quasi equiparabile ad uno scoglio, un luogo piccolino, prossimo
    alla terraferma : nient’altro che, pressappoco, quattro chilometri di territorio ad
    alta densità demografica, con un’economia che trae cospicua parte dei suoi proventi dal turismo, settore che, progressivamente, assume contorni meglio
    orientati e definiti, cosicché va configurandosi come il prezioso sbocco alternativo per il futuro di giovani non, necessariamente, votati alla durezza delle attività marittime di appannaggio delle passate generazioni.
    In tali ridotte e circoscritte dimensioni, le iniziative dei suoi amministratori
    impattano, in maniera decisiva, con le sorti del territorio e della sua gente.
    In assoluta buonafede, essi possono valorizzarne le risorse e favorirne il decollo oppure, al contrario, precipitarlo nel baratro, ad onta delle sue incommensurabili risorse.
    Appare talmente arduo il compito di chi è chiamato ad amministrare siffatta realtà e così labile è il confine tra una o l’altra strada da intraprendere ai fini di un esito e di una svolta soddisfacenti per il destino dell’isola, che decidere di tacere ciò che si pensa, potrebbe significare il voler negare un sia pur minimo, trascurabile, ulteriore spunto di riflessione, che, magari sarà ignorato, ma potrebbe anche risultare, forse, utilmente considerato.
    Chi lo può dire?
    C’è un fatto, però, che è incontestabile: Procida vale bene la posta in gioco!

  12. Per rispondere a Menico Scala consigliere comunale e segretario di
    Forza Italia ( chi sa quale italia) in merito alla questione sportello inps dico che ha ragione
    Ma la premessa fatta usando lo slogan di Salvini (prima gli italiani) con “prima i procidani” non mi va giù.
    Vorrei ricordare al signor Scala che la lega con la complicita’ del suo partito (ormai ridotto all’ 8%)negli ultimi decenni quando ha dettato l’agenda politica nazionale non ha fatto altro che sottrarre denaro pubblico al SUD come si evince dai conti pubblici territoriali. Ad ogni cittadino del SUD sono stati dati per (sanità, famiglia e scuola ) 4.350 in meno.
    Se si moltiplica tale cifra per 10 anni per 10milioni di persone si fa presto a sapere quanto denaro i padani hanno sottratto al SUD.
    Il segretario Scala si batta per sempre più lavoro e infrastrutturealSUD invece di sostenere vergognosamente il padano e l’autonomia fiscale territoriale.

  13. Come può ancora sussistere differenza virtuale e sostanziale tra, nord e sud, est ed ovest .. fascisti e comunisti .. italiani e stranieri .. gialli e neri… ricchi e poveri …ignoranti ed istruiti … e via dicendo …
    Come si può ancora discutere su valori che ad ogni latitudine dovrebbero essere condivisi dalla maggioranza della popolazione civilizzata !
    Come attaccarsi ancora a faziose argomentazioni di parte … un omicida … un ladro … una prostituta … sono e restano artefici d’un proprio destino che, niente giustifica ma tutto comprende !
    Attenuanti generiche sono comprese in ogni situazione ma, non è certo la regola che deve travalicare l’antefatto !
    Ricordo che da ragazza avvertivo l’odore sgradevole della pelle nera, in seguito ho valutato questa caratteristica in chi, trascurato per ragioni logistiche, non aveva abbastanza cura di se; come a volte, alcuni pregiudizi sono dirette conseguenze del tipo di vita condotto per propria o altrui inefficienza .
    Siamo tutti più o meno soggetti a errori di valutazione che si ripetono nel tempo, generando malumori irrazionali e discriminatori .
    Non posso dimenticare l’armonia che si avverte in orchestre composte da etnie varie, assemblate da valenti maestri dirigenti che, utilizzano le diversità esistenti nel gruppo per ottenere risultati finali d’eccellente universalità !

    • La differenza tra nord e sud ditalia sta nel modo in cui sono state elargite le risorse.
      Nell’ultimo decennio quando la lega ha dettato l’agenda politica nazionale(con la complicità di forza Italia (chi sa quale italia) il divario tra nord e sud si è fatto sempre più netto. E come si evince dai conti pubblici territoriali ad ogni cittadino del sud sono stati dati per (sanità, scuola e famiglia) 4.350€ in meno rispetto al cittadino del nord.
      La differenza tra nord e sud sta nel fatto che su 72 grandi opere cofinanziate dall’Europa solo 2 sono spettate al sud.
      La differenza sta che al nord hanno un aeroporto ogni 50 km mentre tutto il sud continentale ne è privo tranne Napoli Bari e pescara.
      Mentre a Matera aspettano un treno da oltre un secolo e il nord vuole il tav.
      Per ora mi fermo ma pronto a dire ancora tante differenze tra nord e sud.
      I PADANI FOTTONO
      I TERRONI PAGANO

  14. Il Sud è sempre più abbandonato dalle istituzioni nazionali ed i suoi governanti rivelano, essi stessi, non di rado, poco senso dello Stato e della Res publica.
    Le cause che lo penalizzano sono molteplici e, purtroppo, con interazioni a detrimento del territorio e della qualità della vita degli abitanti. L’aspetto che evidenzia, più palesemente, il divario nord/sud e’ quello sanitario che, di frequente, obbliga meridionali bisognosi di cure, a sobbarcarsi, oltretutto, l’onere di un trasferimento nei meglio attrezzati ed affidabili nosocomi nordici.
    Accade, sebbene anche il sud vanti medici preparati quanto e più degli altri, che, generalmente, non possono contare su strutture adeguate nelle quali esprimere al meglio la loro professionalità.
    Il settore sanitario è da citare, a caso, semplicemente in quanto emblematico di una realtà diffusa, connotata da carenze presenti dappertutto, con maggiori difficoltà da superare in qualunque tipo di attività si intraprenda, anche quelle ritenute ordinarie e banali.
    Di chi la colpa? Dei mancati o minori finanziamenti erogati al sud? o non è, forse, vero che, quand’anche ci siano, è la scelta di convogliarli verso destinazioni di utilizzo più o meno oculate e lungimiranti, che comporta il rischio di vanificarne l’efficacia?
    Sono tante le dinamiche che impediscono lo sviluppo dell’Italia meridionale.
    Un’analisi completa, inoltre, non potrebbe prescindere dalle ragioni storiche, ma qui ci si addentrebbe in tematiche estremamente complesse, non liquidabili nello spazio di un commento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *