Dopo aver indetto lo sciopero e lo stato di agitazione, i lavoratori della mensa dell’Ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno a rischio licenziamento dopo l’assegnazione della gestione della ristorazione del nosocomio isolano ad un’altra ditta, hanno alzato il tiro della protesta e della rivendicazione del loro inalienabile diritto al lavoro rivolgendosi agli avvocati Bruno Molinaro e Miriam Petrone che in questi giorni hanno presentato un atto stragiudiziale di significazione e diffida finalizzato all’annullamento o, comunque, alla disapplicazione dell’Art. 20 del bando di gara avente oggetto “l’Affidamento del servizio di mensa presso i presidi ospedalieri di Pozzuoli ed Ischia nella parte in cui esclude il “passaggio di cantiere” in favore dei lavoratori attualmente in servizio presso la mensa del Presidio ospedaliero Rizzoli di Lacco Ameno”. Infatti se il licenziamento per i lavoratori del Rizzoli è cosa imminente è perché l’ASL Napoli 2 nel predisporre il bando di gara ha incredibilmente deciso di escludere il passaggio di cantiere che per anni, così come contempla la normativa vigente, era stato garantito ad ogni cambio di ditta. Nel caso in cui l’atto stragiudiziale di significazione e di diffida non dovesse avere l’effetto sperato, i lavoratori annunciano ogni “idonea tutela nelle competenti sedi giudiziarie a salvaguardia dei propri diritti ed interessi”.
Nei giorni scorsi Domenico Savio, Consigliere comunale di opposizione a Forio e Segretario generale del PCIML aveva in merito inviato una nota al Prefetto di Napoli e al Direttore generale dell’ASL Napoli 2 in cui si chiede con forza che i lavoratori isolani che prestano la propria attività presso la mensa del nosocomio lacchese non vengano licenziati così come prevede la legislazione nazionale sul lavoro.