Procida: Tutti uniti contro la Medmar

PROCIDA – Tutti uniti contro la Medmar. La goccia che ha fatto traboccare il vaso si è avuta ieri mattina quando, dopo la diffusione del laconico comunicato della società di navigazione la quale, senza dare tante spiegazioni, annunciava che le corse del traghetto del mattino da Procida per Napoli e viceversa venivano sospese “fino a nuova disposizione”, in modo particolare attraverso i social, si è scatenato un vero e proprio putiferio di cittadini inviperiti.

Il primo ad intervenire è stato Giuseppe Giaquinto, di “Procida in Movimento”, il quale, sul suo profilo Fb ha scritto: “Si avvisano tutti i procidani e non che da oggi fino a nuove disposizioni la prima partenza Procida – Napoli con nave traghetto è prevista per le ore 13,30 in tempo utile per chi deve andare a Napoli per lavoro, studio, salute, uffici pubblici.

Questo succede perché la Medmar, al momento affidataria da parte della Regione Campania delle prime e fondamentali corse da Procida per Napoli ha spostato, tra l’altro senza preavviso utile, una nave sulle isole pontine dove evidentemente i diritti alla mobilità degli isolani vengono considerati sacrosanti. Questo succede pure perché continuiamo a credere che presso la Regione Campania ci sia qualcuno che abbia sensibilità per le esigenze dei procidani, che sappia fare rispettare le regole, che ascolti le continue e ripetute richieste della nostra comunità.

Come “PROCIDA IN MOVIMENTO” chiediamo sin da subito che le corse essenziali da Procida per la terraferma e viceversa vengano affidate alla società Caremar in quanto abbiamo storicamente sperimentato che gli interessi dei privati non coincidono con gli interessi e le necessità di una comunità isolana costretta a spostarsi con i mezzi navali e che non può continuare a SUBIRE DISSERVIZI e a non avere certezze di potersi muovere dall’isola. Alla Regione Campania – conclude Giaquinto – ribadiamo che ai Procidani, cittadini italiani, non piace andare a Napoli di pomeriggio, vogliono poterci andare di mattina”.

Parole dure quelle usate anche di Lucia Mameli, delegata ai trasporti del Comune di Procida, che sottolinea: “Nessuna lotta ha colore politico. Si lotta per uno scopo comune e cioè di salvaguardare il lavoro, la salute ed il diritto allo studio dei tanti procidani coinvolti.

Da cittadina-pendolare mi sono ritrovata molte volte, ad urlare il dissenso contro coloro che volevano negare diritti. Molte volte partecipare ed esserci ha portato a vincere, altre volte no!. Ma mai mollare! Si vince quando le sinergie che si mettono in campo sono compatte ed hanno un senso comune, non apparire per esserci ma esserci per fare, mai mostrare debolezze o divisioni mai strumentalizzare bisogni e necessità della comunità. Il mio ruolo oggi mi obbliga ad interloquire con le istituzioni regionali, con i Vettori che operano nel golfo. Ed è proprio grazie al ruolo che rivesto che l’amministrazione comunale ha potute interagire con la Regione Campania che è intervenuta nei confronti della società Medmar. È Arrivato il momento finale: non possiamo più aspettare: CAREMAR sostituisca MEDMAR”.

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Un commento

  1. Come rappresentanti comunali i procidani non hanno avuto ciò che meritano !
    I costanti disservizi nei trasporti e nella viabilità lo dimostrano .
    Un’isola come questa che, conserva i valori tradizionali storici e paesaggistici, dovrebbe meglio organizzare e orientare i propri cittadini e, relativi rappresentanti, per funzionare con costanza e autorevolezza .
    Essere piccoli non significa necessariamente accontentarsi di mediocre gestione politica e sociale, esserlo a volte, può e deve costituire una risorsa per pretendere gerarchici, puntuali e pertinenti interventi di rinnovo e mantenimento logistico. Ci devono essere precise regolamentazioni locali condizionate al luogo come al posto di potere raggiunto e mantenuto dai responsabilki di turno!
    Possibile che una popolazione residente e gloriosa per certi versi, non sappia come intervenire in proposito e ” senza discriminatorie di parte !”

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