Procida: Trasferiamo gli uffici comunali a Terra Murata

di Francesco Marino

Da anni si parla di usare, valorizzando, il complesso di Terra Murata, che comprende l’Abbazia di San Michele Arcangelo, l’ex carcere ed il cenobio di Santa Margherita.
La chiusura del carcere, voluta fortemente negli anni ’80 dal partito socialista procidano, doveva essere una opportunità per l’isola ed invece così non è stato. La burocrazia, in questo caso davvero letale, ha ridotto in cenere i vecchi progetti.
In tutte le elezioni comunali che da allora si sono susseguite tutti i partiti hanno posto al centro dei loro programmi il rilancio del complesso di Terra Murata. Il Ministro Tremonti, due anni or sono, venendo a Procida per ritirare l’ennesimo premio, fece balenare agli amministratori locali anche la vendita dell’intera struttura carceraria per il prezzo simbolico di 1€, anch’essa finita nel silenzio.
Abbiamo discusso praticamente della questione con l’assessore Maria Capodanno ed ella ci ha rilevato il suo sogno: inserire nei programmi di rilancio del complesso di Terra murata l’idea, bella e geniale, che il Comune di Procida possa trasferire la sua sede proprio in parte della struttura.
Per ora è un sogno, ma l’idea è buona. Abbiamo avuto occasione di visitare gli uffici del Comune di Arenzano (Prov. Di Genova) ed abbiamo constatato che sono locati al centro della famosa pineta, proprio perché la lungimiranza degli amministratori ha voluto valorizzare le peculiarità della zona (la pineta) ed il Comune stesso.
Da questo punto di vista l’idea di Maria Capodanno rilancerebbe, di fatto, Terra Murata ma anche le aree circostanti come Semmarezio e Corricella inoltre, nell’ex carcere, ci sarebbe spazio per zone di aggregazione e socializzazione. Naturalmente questa idea dovrebbe essere al centro di qualunque progetto futuro e sarebbe interessante conoscere il parere del Sindaco e delle opposizioni.
Se tutte le forze politiche convergessero siamo sicuri che, prima o poi, il sogno si realizzerebbe.
Intanto, potrebbe migliorare con pochi accorgimenti la pulizia della zona che richiede, ad esempio, una urgente bonifica della strada detta “incassata e murata” che passa sotto le mura di cinta del carcere, così come si potrebbero apporre delle indicazioni (piantina indicativa) che dia ai turisti l’idea della zona che stanno visitando.
In verità, per la recente festa settembrina di San Michele la zona è stata ripulita parzialmente, ignorando, comunque, la via incassata e murata.
L’amministrazione Capezzuto ha ottenuto un risultato certo, la maggiore pulizia dell’isola, ed è per questo che lo invitiamo a raccogliere i suggerimenti provenienti dai cittadini inserendo anche questa zona nei percorsi da pulire.
Intanto, Maria Capodanno “sogna” e noi con lei.

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