Già portavoce del Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi dal 1999 al 2006, Paolo Peluffo racconta con passione la serie di iniziative intraprese dall’ex capo dello Stato per promuovere, e arricchire di significato, un patriottismo repubblicano basato sui valori della Costituzione.
Il 15 novembre, nell’ambito della manifestazione che si svolgerà alle ore 10,30 presso il Comune di Procida e che vedrà l’assegnazione ai giovani studenti procidani meritevoli dei premi “Fratelli Cosulich”, “Giuseppe Imbò, “Vittorio Parascandola”, parteciperà anche il dott. Paolo Peluffo, già portavoce del Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi ed attualmente consigliere della Corte dei Conti, che presenterà il suo ultimo libro “La riscoperta della Patria” edito da Rizzoli.
Secondo Paolo Peluffo da una parte ci sono i media, che non perdono occasione per enfatizzare il disamore degli italiani verso i simboli della Patria; e dall’altra gli storici e i politologi, che, con le loro tesi sui “mali” della società, ci mettono in guardia contro una sfiducia nelle Istituzioni che si ritiene crescente. Il quadro che emerge è quello di un popolo che avrebbe uno scarso senso dello Stato e un orgoglio nazionale inferiore ad altri Paesi europei. La maggioranza degli italiani associa istintivamente le parole “Patria” e “Italia”. Sono in molti poi a commuoversi ascoltando l’Inno di Mameli. Molti ma non tutti gli italiani. E per rafforzare questo sentimento così fragile non resta che costruire occasioni, ed emozioni, legate all’identità nazionale, soprattutto ora che siamo in balia di una generale percezione di declino, economico e culturale.
Paolo Peluffo, racconta con passione la serie di iniziative intraprese dall’ex capo dello Stato per promuovere, e arricchire di significato, un patriottismo repubblicano basato sui valori della Costituzione, sui simboli e su una comunanza di storia e ideali. E ripercorre le tappe che hanno portato all’attuazione di efficaci gesti simbolici, come il ripristino della Festa della Repubblica del 2 giugno, mostrando come le più avanzate tecniche di comunicazione possano sposare la più nobile delle cause: la rinascita dello spirito nazionale.