Dell’argomento se ne è parlato, tra l’altro, nel corso della riunione tenutasi presso gli uffici della Guardia Costiera di Procida lo scorso mercoledì 20 aprile, congiuntamente ai delegati regionali di Federpesca, Federcoopesca ed Unci Pesca referenti per il territorio. In questa sede si è cercato di chiarire anche le problematiche denunciate da un operatore della filiera della pesca dell’isola, inerenti presunte irregolarità nella commercializzazione di prodotti ittici nell’ambito dei punti di sbarco autorizzati dalla locale Amministrazione Comunale sotto presidio della Azienda Sanitaria Locale NA 2 Dipartimento di Prevenzione Servizio Veterinario della Sanità Animale, con mirata attenzione all’orario di vendita del pescato proprio.
Da questo punto di vista, fatte salve le limitazioni temporali all’esercizio dell’attività di pesca normate con legge nazionale, come ad esempio il divieto di pesca a strascico nei giorni festivi e prefestivi dell’anno solare, non è emersa altra condizione di legittimità alla vendita di pescato proprio se non la corrispondenza, facilmente verificabile dai giornali di bordo, all’effettiva battuta di pesca con imbarcazione regolarmente autorizzata.
D’altra parte, gli operatori del settore pesca sono tenuti a notificare, in via preliminare, al Servizio Sanitario A.S.L. il punto di sbarco utilizzato, i giorni e la fascia oraria di sbarco, il sistema di pesca adottato, la tipologia di prodotto sbarcato, i dati dell’imbarcazione e la presenza o meno di attrezzature per la conservazione dei prodotti della pesca freschi a bordo per oltre 24 ore.
A tal proposito, il Decreto Dirigenziale della Giunta Regionale n. 9 del 24.02.2011, recante la nuova individuazione dei punti di sbarco del pescato sul demanio marittimo ubicato in Regione Campania, non ha variato, nell’allegata tabella A, il punto di sbarco selezionato per Procida nel porto di Marina Grande, e precisamente “banchina di riva : tratto di banchina destinato ad ormeggio unità da pesca”. Il punto 3 del citato Decreto Dirigenziale n. 12 ha, però, introdotto una importante novità, atteso che “l’Autorità Marittima, di concerto con il Servizio Veterinario dell’A.S.L., sentito l’ente gestore del demanio marittimo, disciplina le modalità ed i tempi di utilizzo del punto di sbarco individuato”.
Allo scopo di dare attuazione al rinnovato dispositivo, l’Autorità Marittima di Procida ha concertato con i delegati del comparto pesca convenuti e con i rappresentanti di categoria interessati, Confcommercio e Confesercenti, di istituire nel merito un preliminare tavolo tecnico, d’intesa con il Servizio Veterinario ASL competente per territorio e con il Comune di Procida, il quale, nel riscontrare l’invito alla riunione del 20 aprile, ha manifestato “piena disponibilità ad affrontare le problematiche in argomento, in maniera condivisa ed in coerenza con gli obiettivi di questa Amministrazione”.
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