“Partono i bastimenti”. Un convegno e un libro sull’emigrazione italiana

di Nicola Silenti da Destra.it

La “Naples Shipping Week”, promossa dall’AdSP del Mar Tirreno Centrale ed organizzata dall’International Propeller Club e Clickutility Team, nella sesta edizione 2024 festeggia i suoi numeri d’eccellenza con il coinvolgimento di 350 relatori qualificati, 50 eventi, oltre 4000 partecipanti e 130 realtà tra sponsor e partner istituzionali che hanno animato la settimana napoletana, confermando l’importanza di Napoli quale polo internazionale per il settore portuale ,dello shipping e della logistica per il Mediterraneo. Inutile sottolineare il grande successo di questa edizione che,tra l’altro, come richiamato, ha visto anche coinvolte istituzioni della intera filiera marittima internazionale con delegazioni provenienti da Norvegia, Belgio, Spagna, Panama e Malta.

L’evento iniziato sabato 28 settembre 2024 si è sviluppato con un palinsesto programmato fino al sabato successivo-5 ottobre 2024-analizzando numerosi aspetti, anche geopolitici, relativi alle varie direttrici delle politiche marittime con momenti di interscambi economici e relazionali che hanno favorito il confronto tra tutti gli attori del settore in chiave di cooperazione e di opportunità per nuovi affari di attività commerciale.

Il successo di questa edizione” nasce dal grande lavoro portato avanti da una squadra pubblica e privata che ha proposto tutti eventi di grande livello, sia per i contenuti , sia per il prestigio dei relatori coinvolti” ha dichiarato Umberto Masucci , Presidente del Propeller Club Port of  Naples, aggiungendo che è stato” motivo di orgoglio ospitare l’evento conclusivo della edizione 2024 della Naples Shipping week a Villa Campolieto, uno dei gioielli architettonici situata lungo il  famoso Miglio d’oro nel comune di Ercolano.

Durante il convegno e precisamente giovedi 3 ottobre nel segmento dedicato alla valorizzazione della cultura del mare ,è stato illustrato  il progetto editoriale “Storie di Mare” , collana di libri curata dal  Comando Generale delle Capitanerie di porto con la casa editrice All Around, seguito dalla presentazione dell’ultimo libro della collana dall’accativante titolo di “Partono i bastimenti” scritto dal Prof. Gianluca Gerli  (All Round, euro 15.00) con prefazione del Capitano di Vascello(CP) Maurizio Tattoli. Un libro interessantissimo che narra un aspetto ancora inesplorato della storia italiana sullo sfondo delle emigrazioni e che mette in evidenza , nell’ambito della storia  delle Capitanerie di porto, la figura mitica del “Commissario governativo” che nasce con la famosa legge Crispi del 30 dicembre 1888 nell’ambito del Ministero degli Affari Esteri passando poi alle Capitanerie di porto con riorganizzazione nel 1948 con DPR n.1697 del 18 maggio. Questi Ufficiali svolgevano a bordo delle navi mercantili un ruolo cruciale per garantire la sicurezza della navigazione e della spedizione in generale a migliaia di emigranti italiani  nei lunghi viaggi transoceanici intrapresi verso il continente americano in cerca di un futuro  migliore che non sempre avveniva e , specie in questi casi, con l’emigrante di ritorno emergeva ancora di più la figura di questi Commissari definiti da molti il “papà” dell’emigrante. Giova ricordare che fin dal primo momento della comparsa a bordo del Commissario governativo venne finalmente regolamentata l’emigrazione in quanto i rapporti di detti ufficiali servirono a introdurre norme sulla sicurezza e sulla igiene a bordo.

Il libro di Gerli mi ha fatto andare indietro nel tempo facendomi  ricordare con tanta nostalgia di  avere avuto, per due volte ,all’inizio degli anni sessanta un rapporto speciale  con questa figura incontrata  durante le traversate compiute da Napoli, Halifax e New York a bordo della nave ”Queen Frederica”  che con i suoi 1.055 passeggeri in classe turistica portava ormai gli ultimi emigranti verso l’America. Nella memoria collettiva  i veri inni della emigrazione di massa  furono “Santa Lucia luntana” e ancor  più ”Mamma dammi cento lire che in America voglio andar” come ricorda Marco Valle nel suo stupendo libro “Patria senza mare. Perchè il mare nostrum non è più nostro. Una storia dell’Italia marittima” (Signs Books, euro 25,00). In questo libro a  pag.368 troviamo proprio il capitolo “Partono i bastimenti per terre assai lontane” dove, con intelligenza e profondità, l’autore ci introduce nella tragedia di questo specifico esodo di lavoratori.

Mi piace riportare  le parole, in prefazione, del Capitano di Vascello (CP) Maurizio Tattoli ,figlio di Mauro, quest’ultimo più volte Commissario governativo, che recitano  “la lettura delle storie e i racconti di questo volume sono certo emozioneranno i lettori cosi come i racconti e i ricordi di mio padre hanno emozionato me”. In effetti lo ammetto mi sono emozionato e come non potevo farlo se ho vissuto in parte questo fenomeno attraverso anche i racconti di mio zio, partito da Procida nel 1913  ed incontrato a Brooklyn la prima volta  il 12 aprile 1963 quando arrivai a New York per prendere imbarco sulla M/N “Italia” della Home Lines che, effettuando viaggi periodici  Nassau-New York, mi permetteva di andare a trovare mio zio e tutta la sua famiglia con continua frequenza che durò  fino al 1971. Durante questi incontri  ho avuto modo di conoscere dalla viva voce di chi aveva vissuta tutti i problemi e le difficoltà   di questa ondata di emigrazione fatta di sacrifici e umiliazioni per il sogno di una vita migliore che passava da una porta chiamata” l’Isola  delle Lacrime” meglio conosciuta come ”Ellis Island”.

Per concludere ringrazio il Prof. Gianluca Gerli e tutti colori i quali hanno messo a sua disposizione la preziosa documentazione per la realizzazione del libro.

Potrebbe interessarti

blank

Economia del mare. Presentato il XII Rapporto annuale

di Nicola Silenti da Destra.it Il cluster marittimo italiano festeggia i suoi numeri d’eccellenza con …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *