Stenta a decollare la Racconta Differenziata a Procida. Secondi i dati forniti dal Sistema Informativo Rifiuti ( S.I.R. ) della Provincia di Napoli, il nostro comune nel periodo compreso tra il 18 gennaio e il 15 novembre 2008 si attesta complessivamente su una percentuale pari all’11.71%. In particolare: Carta e Cartone 3,24%, Rifiuto Misto Urbano (indifferenziato) 89,23%, Ingombranti 5,36%, legno 0,39% , vetro 1,16%, metalli 0,32% , beni durevoli 0,14%.
Nel mese di Novembre il comune con una popolazione di 10.635 abitanti, ha prodotto 17.300,00 Kg di rifiuti non differenziati, pari a 0.09 Kg per famiglia.
Il SIR è una piattaforma informatizzata per l’acquisizione l’elaborazione, la validazione e la fruizione dei dati sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani. Il suo scopo è quello di creare un sistema conoscitivo sui rifiuti efficace e completo, in grado di fornire un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato che consenta di orientare politiche e interventi adeguati alla realtà e di monitorare l’efficacia degli interventi stessi ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Siamo ben lontani da quanto richiesto dalla legge 152/06 che all’art. 205 (misure per incrementare la raccolta differenziata) afferma:
1. In ogni ambito territoriale ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti: a) almeno il 35% entro il 31 dicembre 2006; b) almeno il 45 % entro il 31 dicembre 2008; c) almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012.
2. La frazione organica umida separata fisicamente dopo la raccolta e finalizzata al recupero complessivo tra materia ed energia, secondo i criteri dell’economicità, dell’efficacià dell’efficienza e della trasparenza del sistema, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1.
3. Nel caso in cui a livello di ambito territoriale ottimale non siano conseguiti gli obiettivi minimi previsti dal presente articolo, e’ applicata un’addizionale del venti per cento al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica a carico dell’Autorità d’ambito, istituito dall’articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, che ne ripartisce l’onere tra quei comuni del proprio territorio che non abbiano raggiunto le percentuali previste dal comma 1 sulla base delle quote di raccolta differenziata raggiunte nei singoli comuni.
Poi con l’ordinanza Prodi divenuta successivamente Decreto n° 90 tutto è stato ricalcolato al ribasso e all’art. 11. Raccolta differenziata si dice:
Ai comuni della regione Campania che non raggiungano l’obiettivominimo di raccolta differenziata pari al 25 per cento dei rifiuti urbani prodotti entro il 31 dicembre 2008, il 35 per cento entro il 31 dicembre 2009 e il 50 per cento entro il 31 dicembre 2010 , fissati dal Piano regionale dei rifiuti adottato con ordinanza del Commissario delegato per l’emergenza dei rifiuti n. 500 del 30 dicembre 2007, è imposta una maggiorazione sulla tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati pari rispettivamente al 25 per cento, 35 per cento e al 50 per cento dell’importo stabilito per ogni tonnellata di rifiuto conferita agli impianti di trattamento e smaltimento.
L’ultimo proevvedimento in materia è il DECRETO-LEGGE 6 novembre 2008, n. 172Misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, nonche’ misure urgenti di tutela ambientale. (GU n. 260 del 6-11-2008 ).
Dati provenienti da: provincia.napoli.it