Mario Giacomelli For Africa
Mario Giacomelli For Africa

I turbamenti ecclesiali procidani.

turbamenti ecclesialidi Michele Romano

Sabato 5 ottobre, nell’uscire di casa, incuriosito dal vociare che giunge dall’interno del Santuario di San Giuseppe alla Chiaiolella, entro nel tempio. E qui mi trovo davanti ad una scena da politburo sovietico in cui l’Arcivescovo di Napoli annuncia ad una affollata assemblea di operatori pastorali, sia religiosi che laici, il trasferimento di un sacerdote da Procida a Napoli, motivandolo con il fatto che le carenze delle città sono preminenti su quelle dell’isola.

Apparentemente, sul piano formale, la motivazione fila liscia come l’olio ma, sul piano sostanziale, certamente no e questo per due fattori. Il primo perché Sua Eminenza ha ricevuto informazioni inadeguate e superficiali sull’acuto e critico disagio che è insito dentro il buio oltre la siepe dell’isola mica elica. Il secondo è dettato da un particolare molto significativo che il prete in discussione proviene dall’altra parte del Mondo, come Papa Francesco, con la speranza di innestare una fermentazione nuova e vitale in una comunità così appassita, cupa, egocentrica come la nostra.

Evidentemente è prevalsa la sottocultura, di sapore razziale, ispirata al motto “moglie e buoi dei paesi tuoi”, in netto contrasto con i portoni aperti, le finestre spalancate dal “buona sera” del pontefice argentino.

In tal senso era più comprensibile inviare un “torello locale” a tirare la carretta nelle visceri della complessa realtà napoletana. Comunque, che tristezza!

Non resta che chiedere a San Michele di prestare la massima attenzione ad alimentare il soffio vitale dello Spirito Santo nel nostro splendido luogo.

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19 commenti

  1. Carissimo Michele Romano Purtroppo L’isola accetta solo Sacerdoti Procidani se non lo sei ti fanno terra bruciata intorno,dici bene che sarebbe stato piu opportuno mandare un dei Nostri nella realta Napoletana ma purtroppo è andata cosi…come si suol dire hanno perso un occasione per dimostrare di che pasta erano fatti….

  2. COME DICEVA LA BUONANIMA NON CI RESTA CHE PIANGERE! IL BRAVISSIMO PASTORE PADRE JUAN FU GIA’ MANDATO VIA DA S.LEONARDO E SEMMAREZIO DICIAMO PER CONFLITTI INTERNI….ORA PER INOPINATI MOTIVI DOVUTI APPUNTO AD UNA SOTTOCULTURA DOVUTA AGLI INESISTENTI SENTIMENTI RELIGIOSI DI PARTE DEI FEDELI DI QUELLE PARROCCHIE ….. SIAMO DAVVERO MESSI MALE MICHE’ PADRE JUAN SI FARA’ volere bene dalla gente di napoli cosi’ come si e’ fatto volere bene da una pur minima parte dei fedeli delle quattro parrocchie in cui abbiamo avuto l’onore di conoscerlo ed apprezzarlo per la genuinità del Suo operato sempre all’insegna della disponibilità verso il popolo di DIO…. AD MAJORA PADRE JUAN

  3. domenico lubrano

    caro michele tuo zio il caro e sempre amato don liberino era come padre juan non pensava a tredicine novene processioni ma la sua intelligenza andava oltre cosi padre juan ma alla fine trionferà napoli è una chiesa difficile ma sincera e lo sapranno apprezzare al di fuori del bigottismo procidano certo Procida ha fatto un ennesima figura di cacca grazie a questa grande boiata i promotori si devono vergognare viva padre juan ad maiora auguri

  4. LAURENT BEAUMONT

    A PROCIDA CI MANDANO DI TUTTO.IO CREDO CHE-NON MI RIFERISCO AL CLERO NELLA FATTI SPECIE E A QUESTA SPECIFICA VICENDA -QUANDO DA QUALCHE PARTE HANNO UN SOGGETTO STRANO DI CUI NON SANNO COSA FARNE GLI DICONO WE FRATELL VA A SFOTTE NU POC E PROCIDANI TANTO QUELLI SONO BUONI DI ANIMO E SICURAMENTE NON TI FARANNO DEL MALE.GLI PUOI FARE QUELLO CHE VUOI ANCHE LE COSE PIU ABBERANTI LORO INCASSANO SEMPRE.SANITA’,FORZE DELL’ORDINE IMPIEGATAMENTO VARI.A PROCIDA ABBIAMO I MIGLIORI GIOVANI D’EUROPA DEI QUALI ANDARE FIERI MA PURTROPPO CE NE DOBBIAMO PRIVARE PERCHE VENGONO SPEDITI VOLONTARIAMENTE O INVOLONTARIAMENTE IN TUTTO IL MONDO DOVE SONO AMATI E RISPETTATI.IO NON VEDO IL MOTIVO PER IL QUALE DOBBIAMO IMPORTARE MANOVALANZA SCANDENTE ED ESPORTARE A FORZA GIOVANI DI ALTISSIMO PREGIO E LIVELLO.IO CREDO CHE CHI HA FATTO QUESTO SPOSTAMENTO ABBIA AGITO NEL BENE DELLA COMUNITA’PERCHE ANCHE SE NON SONO UN CATTOLICO FERVENTE E INDIPENDENTEMENTE DA DON JUAN CHE NON CONOSCO E CHE NEI CUI CONTRONTI NON HO NIENTE DA OBBIETTARE PREFERISCO CHE A GESTIRE LE MIE EMOZIONI I MIEI TURBAMENTI LA MIA FEDE SIA UNA PERSONA CHE MI CONOSCA E CHE CONOSCA IL MIO ANIMO.SE QUALCUNO NON SI TROVA BENE NELLA NOSTRA COMUNITA PIUTTOSTO CHE IMPORCI CON VIOLENZA L’IMPORTAZIONE FORZATA DI SOGGETTI CHE MANCO CONOSCIAMO PE PROSSIMO POSSA ANDARSENE LIBERAMENTE E SEGUIRE I PROPRI MENTORI SENZA VOLER IMPORRE IL PROPRIO VOLERE A TUTTA UNA COMUNITA’.

  5. -MARCO
    Giunsero frattanto a Gerusalemme.Entrato nel tempio,si mise a cacciare
    quelli che vendevano e quelli che compravano,rovesciò i banchi dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe,nè permetteva che si portassero carichi attraverso il Tempio.Ed insegnava loro dicendo:”Non
    è forse scritto:”La mia casa sarà riguardata come casa di preghiera per tutte le genti?”Ma voi ne avete fatto una caverna di briganti?”
    Lo seppero i Gran Sacerdoti e gli Scribi,e cercavano come farlo morire;avevano infatti paura di Lui,perchè tutta la folla era ammirata dal suo insegnamento…….e dal suo calore che fa parte della sua cultura,e che noi apatici e freddi isolani non abbiamo saputo apprezzare!

  6. geppino pugliese

    Non

    sto a giudicare ,come fa, sbagliando,e di grosso,l’articolista.Non frequento tanto le parrocchie,nè mi interessa più di tanto,ma mi sembra per lo meno esagerato attribuire tanta importanza circa l’allontanamento di un prete,anche perchè non si sanno i motivi reali

    che hanno portato a questa decisione.

    La crisi profonda della Chiesa attuale non è dovuta tanto a fattori endogeni,non è cambiando un prete o un papa, che le sorti del mondo cambiano,nemmeno verrà S. Michele ,dall’alto della sua rocca,a spargere ottimismo,fede o altro( sempre che uno non si vuole illudere).

    siamo noi esseri umani che con la nostra ipocrisia,con la nostra indifferenza,con la perdita di valori assoluti come la solidarietà,l’umiltà,la carità,che abbiamo perso la rotta della vita.

    Criticare ,sparlare,strumentalizzare…. è facile…

    più difficile è operare per un mondo migliore e meno ipocrita.

  7. conclusione di tutto la mia procida è stata e sarà l’isola delle occasoni perdute-Quindi non mi meraviglio,continuiamo cosi e viva sempre l’ipocrisia.

  8. un vecchio proverbio procidano recita ” ma qual prevt buon va a dic a mess a Ponza ?? “

  9. Ponza

    è lontana ma Procida è vicinissima e molto appetibile (almeno un tempo).

    Una volta, dopo la guerra stavano decine e decine di preti,il business era buono,quasi tutti donavano proprietà alle chiese e offerte per le feste a go-go : un ottimo mercato.

    Ora la ” zizzinella ” è finita …. e i capi religiosi devono vedere come far quadrare i conti….

  10. sei cose non può perdonare il Signore:
    anzi sette gli sono in abominio.

    occhi alteri,lingua bugiarda, mani che versano sangue innocente,
    cuore che trama iniqui progetti,
    piedi che corrono rapidi verso il male,
    falso testimone che diffonde menzogne
    e chi provoca litigi tra featelli

  11. VINCI IL MALE CON IL BENE
    Chi corregge il beffardo se ne attira il disprezzo,
    chi rimprovera l’empio se ne attira l’insulto.
    Non rimproverare il il beffardo per non farti odiare;
    rimprovera il saggio ed egli ti amerà.
    dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio;
    istruisci il giusto ed egli aumenterà la dottrina.
    Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio,
    se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.

    Non vado spesso in chiesa ma da quando ho visto per la prima volta un prete che scende dall’altare e viene a cercare me che sono seduto all’ultimo banco per darmi il segno della pace ho scoperto un volto nuovo della chiesa. grazie don Juan

  12. Caro Geppino proproio tu che sei sempre in giro per Procida per il tuo lavoro dici doi non conoscere le ragioni del trasferimento,quando lo sanno anche le pietre della strada?prima perche semb ra che una comunita parrocchiale sia di proprieta’ di qualche sacerdote,secondo perche i cittadini di quelle comunita’siano talmente preparati sia teologicamente,religiosamente e funzioni religiose che il modo sobrio e senza tanti #perepeppe zum# da parte di Don juan a loro non andava giu e qundi terra bruciata intorno a questo PRETE da cui dovrebbero imparare tanto e vigliaccamente l’hanno colpito alle spalle con l’aiuto di altri appartenenti al Clero.ciao

  13. La “zizzinella” non è proprio finita per tutti! proprio perchè entrano gli interessi allora qualcuno ha “acceso il fuoco”, lo ha alimentato con chiacchiere, pettegolezzi, calunnie,e quanto altro di sporco, per spostare p.Juan, e lui ha pagato per la sua semplicità e per la sua ingenuità.
    Quando si è cominciato a parlare di parrocchie unite i signori preti hanno detto che il popolo non era d’accordo. Quando poi il grande cardinale ha chiamato in causa proprio loro per fare qualche modifica, sono cominciati i turbamenti di pancia e si sono scoperti gli altari perchè chi aveva l’orto più ricco di frutti ha cominciato a temere di perdere qualcosa e a sparare fuoco. Forse si dovrebbe pensare a parlare meno, cominciando proprio dai preti e a operare di più per il bene degli altri. Mi sembra che tutto sia diventato pettegolezzo, e loro sono i primi fautori. Si deve lavorare secondo lo spirito del vangelo e non secondo lo spirito delle lettere anonime, degli nciuci nelle strade, nei negozi, sulle spiagge o dentro e fuori le stesse chiese. E i preti facciano i preti in ogni tempo e in ogni luogo, e quando gli si avvicina qualcuno per un pettegolezzo anzichè alimentare e “azzupppare il pane” rispondano con una bella frase presa da quel libro che forse noi tutti non conosciamo neppure nella copertina : il VANGELO.
    Carissimi sacerdoti, Predicate l’umiltà, l’obbedienza, la carità, la solidarietà, e la comunione ma prima che a noi predicatela a voi stessi perché manca proprio tra di voi!

  14. Le navi, benchè siano cosi grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra.
    Così anche la lingua:è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose.
    Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare!
    Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell’iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita.
    CON ESSA BENEDICIAMO IL SIGNORE E PADRE E CON ESSA MALEDICIAMO GLI UOMINI FATTI A SOMIGLIANZA DI DIO. LETTERA DI GIACOMO.

    Questa estate la domenica sono stato alcune volte in chiesa a S.Antonio da Padova la mattina alle 10.30, non sono della parrocchia ma sono stato affascinato da come padre Juan mi presentasse Gesù. Sono stato deluso invece di come parlasse male di lui un suo stesso ministro.
    Questi fatti mi provano nella fede e faccio difficoltà ad andare avanti serenamente. Forse siamo sordi a tutti gli appelli del papa che fa proprio riguardo alla lingua.
    Ciao juan e grazie

  15. Sono d’accordo con il Sig.Nicola e la Sig,Manuela la fretta con cui è stato rimosso Don JUAN è un poco inusuale.Si poteva aspettare un poco per il suo adattamento ma forse era stata preparata da tempo.Papa FRANCESCO ha detto “non siate cristiani di sacrestia”ma non è stato ascoltato.Don Juan viene da un paese LA COLOMBIA dove fare il prete non significa fare un matrimonio con fiori e pranzi luculliani ma assicurare alla coppia il minimo per vivere per loro e i loro bambini.Bisogna scuotere le coscienze La Chiesa non è un luogo per sfilate la notte di Natale ma un luogo di aggregazione per aiutare moralmente e materialamente un fratello bisognoso.Se poi ci sono stati altri problemi sarà il tempo a dire la verità.Noi auguriamo a Don JUAN un futuro pieno di pace e di fertile lavoro ecumenico.Grazie

    • ci sono troppe cose losche in tutta questa storia.Mi sento addolorato per come siamo considerati , con quanta sicurezza credono di farci fessi.Con padre Juan la fede ha sapore di verità e anche il dolore ha la sua forza . In dieci mesi nelle due parrocchie di S.Antonio Abate e S.Antonio di Padova ha dato più di quello che altri preti hanno dato in 22 anni da parroco. La vergogna principalmente è dei preti che nascondono ……
      e poi di tutti quelli che in maniera falsa li hanno appoggiati

  16. PECCATO CHE LA MESSA RECITATA IERI DA DON VINCENZO è STATA FREDDA,FRETTOLOSA E POCO CHIARA,COME LA SENSAZIONE CHE HO PROVATO STRINGENDOGLI LA MANO,SALUTANDOLO DOPO LA SANTA MESSA,TREMANTE,FREDDA E FRETTOLOSA!!!!!!!!!!!!!!!

  17. Sono dispiaciutissima per l’accaduto, per la prima volta c’era un vero SACERDOTE che con umilta’ e amore guidava la comunita’ Procidana!
    Ora?? Siamo punto e a capo!! Assaliti dagli sciacalli!!!

  18. CARI AMICI LA CHIESA RISPECCHIA QUELLO CHE SIAMO NOI PROCIDANI,
    COMPRESO I SACERDOTI DI PROCIDA

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