Un imperioso Marco Scotto di Marrazzo non basta agli isolani.
Un anno di lavoro, un anno di sacrifici, un anno di successi, tutto può essere vanificato in questo barrage chiamato play-off; tutti i progressi di ogni singolo elemento della squadra possono essere sprecati in uno scontro al meglio delle tre partite contro il Don Bosco Stadera. Passato questo ostacolo la storia si ripete, cambierà avversario, ma c’è sempre l’obbligo di lottare palla su palla ogni maledetto Sabato, prima che il Gabbiano possa atterrare in un lido dorato chiamato: Serie D.
Il Gabbiano parte forte, sa che deve far sentire il peso della Capraro; il pubblico è quello delle grandi occasioni ed è pronto ad infiammarsi ad ogni occasione. I ragazzi di coach V. Marrazzo vincono il primo parziale abbastanza facilmente guidati da un sontuoso M. Scotto di Marrazzo che fa toccare terra qualsiasi cosa passi per le sue mani. Il gioco isolano però è troppo scontato: Marco, Marco e solo Marco. Inizia una partita personale tra il numero 6 isolano contro il numero 7 ospite e, la differenza la fa il contorno, mentre la squadra napoletana difende su ogni attacco limitando al massimo gli errori, gli isolani, non solo non difendono al meglio delle loro possibilità, ma in attacco sono poca cosa ad eccezione del solito Scotto di Marrazzo. Il secondo ed il terzo set sono appannaggio degli ospiti, ma non ce ne era da meravigliarsene. Il quarto set vede un sussulto d’orgoglio con i procidani capaci di chiudere il set ai vantaggi 28-26; ma giocano pressoché uno contro sei, il conto con la partita è solo prossimo a venire. Il quinto set lo vincono i partenopei anche abbastanza facilmente, e si vede anche la fotografia dell’intera partita. Lo schiacciatore Sarchioni murato più e più volte in una sola azione, segno che oggi proprio non ce ne era per molti elementi della squadra. Ora serve l’impresa esterna. Vincere in terraferma Sabato prossimo e riportare la serie sull’isola. Servirà una prestazione da squadra, servirà una squadra che aiuti l’unico che oggi è sembrato all’altezza di poter disputare questa partita.
Procida Don Bosco Stadera 2-3 (25-20, 23-25, 20-25, 28-26, 11-15)
Procida: Ambrosino P.; Costagliola di Fiore M.; Lubrano Lavadera A.; Lubrano Lavadera D.; Purificato E; Sarchioni E; Scotto di Covella M; Taliercio A; Tatafiore G; Visobello M.