E’ morto Giuliano Montaldo, un uomo per bene, un signore d’altri tempi, un procidano di adozione, un artista completo. Porgo condoglianze sincere alla moglie ed alla figlia Elisabetta. Già lo scrissi qualche anno fa, ma ritorna alla mia memoria un episodio un che vide a Procida il celebre regista come protagonista. Erano gli anni ’80 del secolo scorso ed era uscito proprio in quei giorni lo sceneggiato diretto da lui “Marco Polo”. Si faceva un gran parlare di quest’opera, veramente bella e ricca di spunti per una riflessione approfondita sui tempi, sulla storia, sui personaggi. Giuliano Montaldo in quei giorni venne a Procida insieme alla moglie, ospite della suocera , la famosa attrice Vera Vergani, moglie del comandante procidano Leonardo Pescarolo. Erano gli anni ’80 del secolo scorso. Procida conservava ancora quella sua gelosa ritrosia, per le strade si avvertiva ancora quell’atmosfera semplice e genuina, si sentiva prepotente il profumo dei limoni. La presenza sull’isola del famoso regista scuoteva la sonnolenza isolana. All’epoca ero assessore al Comune. L’amministrazione decise di 0ffrire un pranzo a lui ed alla sua famiglia. Questo fu organizzato presso “L’Eldorado” ove la signora Amelia si sbizzarrì con la sua fantasia di cuoca e buongustaia procidana. Eravamo tutti a tavola. Ricordo che di fronte a me, a tavola, c’era Giuliano Montaldo, la moglie e la suocera, Vera Vergani. Quest’ultima, dai lineamenti fini, i capelli candidi, un sorriso dolce: una vera signora! Non era possibile godersi spesso la sua presenza perché non usciva quasi mai di casa. Rimasi folgorato. In quei giorni si parlava molto del “Marco Polo. Ad un tratto vidi qualcuno avvicinarsi a lei e dirle qualcosa all’orecchio. Non riuscii a capire assolutamente nulla, ma vidi subito dopo la signora sussurrare qualcosa a Montaldo. L’espressione di questi, dopo avere ascoltato, si trasformò. Divenne seria e quasi preoccupata, mentre quella della grande attrice diventò quasi supplichevole. Il regista dovette pensare: come si fa a dire di no? Presto fu chiarito il mistero: qualcuno del nostro gruppo ( non riuscii a capire chi) aveva chiesto a -vera Vergani se era possibile proiettare lo sceneggiato a Procida. In anteprima mondiale. Dopo qualche tentennamento il regista acconsentì. Era circa mezzogiorno. Fu chiamato dal sindaco il consigliere Antonio Ambrosino, il famoso “Tonino u’tassì”. Gli fu dato l’incarico di fare con la sua macchina una volata a Roma, farsi dare le “pizze” dello sceneggiato e ritornare a Procida in serata per proiettarlo presso il cinema “Edison” E così fu. Scese tutta Procida alla Marina per assistere alla proiezione. Fu necessario ripeterla diverse volte. Fu così che i Procidani ebbero modo di godersi il “Marco Polo” in anteprima mondiale. Grazie, grazie, grazie, caro Giuliano, a nome di tutta Procida. Che la terra ti sia lieve!
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