“Abbiamo assistito in questo 2023 ad accadimenti tragici quali il peggioramento delle condizioni climatiche e l’allargamento e l’acuirsi dei conflitti con le guerre in Ucraina e Palestina che vedono il drammatico coinvolgimento migliaia e migliaia di civili.
Ma non dobbiamo dimenticare che il 2023 è stato anche un anno di delusioni. Ci hanno deluso tutti quei Governi che ancora non hanno messo in atto azioni decise per il contrasto alla crisi climatica, anzi abbiamo assistito in alcuni casi a scelte ed azioni che peggiorano la situazione.
La COP 28, nel quale poteva riporre qualche speranza, si è conclusa, dopo mille tentennamenti,
ancora una volta con un nulla di fatto. Infatti, il generico invito ad una riduzione dell’utilizzo dei
fossili è un segnale sicuramente non sufficiente.
Le guerre nel mondo e la terribile situazione in Ucraina e in Palestina non solo sono eventi tragici
per le popolazioni, ma portano inquinamento e la distruzione del mondo animale e vegetale.
In Italia speravamo che la storica modifica degli art. 9 e 41 della Costituzione, che recepiscono la
necessità di salvaguardare l’Ambiente e il benessere degli animali, aprisse finalmente la strada ad
azioni concrete. Purtroppo i fatti stanno disattendendo anche questa speranza.
Infatti il ministro all’Ambiente, Pichetto Fratin, parla di nucleare di terza generazione e di
biocarburanti, quasi ignorando la necessità di implementare le vere energie alternative; si continua
a non intervenire seriamente per frenare il dissesto idrogeologico del nostro territorio, si guardi agli
eventi estremi a cui abbiamo assistito anche quest’anno, mentre si persevera nella folle intenzione
di realizzare un’opera come il Ponte sullo Stretto; si appoggia la criminale intenzione del
Parlamento Europeo di introdurre una nuova dicitura per gli OGM, quale la NGT, che equiparerà i
prodotti coltivati in maniera naturale a quelli a cui il DNA verrà modificato senza la necessaria
valutazione del rischio sull’uomo; si lavora su un PNIEC, cioè la strategia energica nazionale con
la quale si dovrebbero raggiungere gli obiettivi per energia e clima per il 2030/2050, che non
prevede l’eliminazione del fossile.
Abbiamo aperto questo comunicato ponendoci la domanda di come sarà il 2024. Purtroppo non
abbiamo una risposta pronta, almeno non quella che speravamo di scrivere. Possiamo solo
affermare che non ci sarà discontinuità con l’impegno di VAS profuso nel 2023; che non
smetteremo di pressare i Governi richiamandoli ad un maggiore impegno e a scelte coerenti per
contrastare la crisi climatica; non cesseremo di fornire informazioni sulle condizioni del nostro
pianeta e sulle azioni necessarie da fare per salvaguardarlo; non smetteremo di organizzare eventi
e aumenteremo il nostro impegno affinché attraverso i nostri canali di comunicazione e le iniziative
dei nostri Circoli sui territori si possano raggiungere sempre più persone per raggiungere insieme
gli obiettivi utili a contrastare la crisi sociale e l’emergenza climatica.
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