(c.s.) Si chiama “La Casa del Fare” ed è il movimento politico che certo contribuirà anche a mescolare le carte in vista delle prossime elezioni amministrative in programma sull’isola di Procida 2015, ma a parte questa scontata sottolineatura è soprattutto un progetto che getta le basi per guardare avanti. A crearlo, Vincenzo Capezzuto, attuale sindaco di Procida, che intende all’interno dello stesso – attraverso quanti ne condivideranno spirito e linee guida – far confluire tutti quei soggetti capaci di interpretare la politica come spirito di servizio per il paese e dunque propositivo, lontano dalle beghe e dai “lacciuoli” che molto spesso caratterizzano l’attività amministrativa soprattutto a livello locale. Un movimento autonomo, col quale il primo cittadino intende proseguire per l’appunto sulla scia del “fare”, tangibilmente testimoniata dai risultati ottenuti non soltanto al timone del Comune di Procida ma già in precedenza nella veste di assessore ai Lavori Pubblici. “Un soggetto che dunque non vuole essere un qualcosa di virtuale o di limitato cronologicamente, ma che affonda le sue radici in un passato più e meno recente e che può essere condiviso da chiunque abbia voglia di dare una mano per contribuire allo sviluppo del nostro amato paese”, si è limitato per adesso a sottolineare lo stesso Capezzuto.

sindaco capezzuto
” Casa del fare”
ma fare cosa? Certo ,se si dovesse giudicare,in modo minimale, da quell ‘orrenda P.della Repubblica ,rifatta nel peggiore dei modi, e da alcuni lavori stradali ,come ad es. del tratto San giacomo .P.Posta, una vera porcheria che doveva ,praticamente,essere rifatta appena finiti i lavori,
siamo a posto! Dio ce ne liberi
Personalmente la ritengo una scelta politica molto coraggiosa che, cambiera’ e non poco lo scenario politico locale in vista delle prossime amministrative, una scelta che sicuramente abbattera’ definitivamente il MURO di cinta che da vent’anni ha tenuto Procida isolata da tutto!
Poteva scegliere diversamente e continuare a cavalcare la cresta dell’onda, sarebbe stato piu’ semplice e comodo ma non l’ha fatto e per questo, credo vada appoggiato.
Pensavamo di essercene liberati…invece rieccolo.
Perdonatemi,ma dopo anni di amministrazione, adesso deve nascere tale “Casa del Fare”?