Ascolese fa riferimento alla recente nota a firma del direttore del dipartimento Salute di Palazzo Santa Lucia Antonio Postiglione, indirizzata ai direttori generali delle aziende sanitarie, che accoglie “il percorso auspicato dal nostro Ordine. Una soluzione di svolta che punta a qualificare l’assistenza sanitaria campana e a garantire dignità e merito ai colleghi che, dopo la laurea, hanno conseguito titoli di carriera tali per assurgere a tali funzioni dirigenziali”.
La norma, che rende possibili tali percorsi dirigenziali delle professioni sanitarie non mediche risale al 2001: “Più volte in Campania, la necessità di attuare la legge e sciogliere questo nodo – continua Ascolese – è stata portata all’attenzione delle istituzioni in sede sindacale, del Consiglio regionale e della giunta di Palazzo Santa Lucia. Va dato atto al governatore Vincenzo De Luca di aver personalmente espresso, anche di recente e in occasioni pubbliche, questa necessità accogliendo ora le nostre richieste avanzate a più riprese nell’ultimo anno. I tempi, dopo il superamento dell’emergenza Covid, sono maturi per questo atteso cambio di passo e dobbiamo ringraziare tutti per quanto fatto, ognuno per il suo ruolo e la propria specificità, per portare a compimento questo obiettivo comune”.
Nell’ottobre scorso in tale direzione anche la mozione a firma del vicepresidente del Consiglio regionale Valeria Ciarambino. Presto dunque le professioni sanitarie, tecnico-sanitarie, della riabilitazione e della prevenzione e quelle degli altri profili interessati, come ostetriche e infermieri, avranno i loro dirigenti all’interno delle piante organiche delle Aziende ospedaliere sanitarie della Campania. Gli atti aziendali andranno ora rinnovati alla luce del mutato scenario dettato dal Covid, dalle nuove esigenze assistenziali e di cura e anche in funzione degli investimenti pianificati con le misure del Pnrr.
“In questo ambito va sottolineato – conclude Ascolese – che nella costituenda rete degli ospedali e Case di Comunità, c’è l’esigenza di dare spazio, ruolo e funzioni anche a tutti i 19 profili afferenti al nostro Ordine che svolgono un insostituibile ruolo nelle cure di prossimità. Ora attendiamo che Asl, come la Napoli 1, che sin dall’epoca Pre Covid avevano avviato con atti e delibere questo processo, diano piena attuazione alla linea politica tracciata dalla Regione”.
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