Dopo la tragedia di Ventotene, che ha evidenziato i rischi di frane dei costoni rocciosi sulla spiaggia dell’isola pontina, abbiamo ricevuto dal Consigliere comunale e capogruppo della Lista La Svolta, avv. Mariano Cascone; una riflessione in tal senso che precede una interrogazione che egli farà al prossimo Consiglio Comunale di maggio e che riguarda i rischi frane di costoni, specialmente per le spiagge di Procida.
Facciamo una premessa al testo citando le dichiarazioni fatte dal prof. Franco Ortolani, ordinario di Geologia, direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio presso l’Università di Napoli «Federico II» che abbiamo trovato sul quotidiano on line IL TEMPO. Titolo dell’articolo “Ventotene, tragedia annunciata Appello per i soldi fermi in Regione . Il geologo: “Quel costone era a rischio”.
«Chi dice che quel costone non era assolutamente in pericolo dimostra di essere un irresponsabile o quantomeno non ha capacità di lettura del territorio» [..] Professor Ortolani, perché è così sorpreso dinanzi alle dichiarazioni rese da amministratori e da «esperti» sulla tragedia di Ventotene?
«Intanto perché quel tipo di formazione rocciosa è molto simile a quello delle isole campane, in particolare a Procida: sono rocce tufacee che formano costoni di altezza variabile.
Ritengo doveroso esprimere con viva partecipazione, a nome del gruppo della SVOLTA e a titolo personale in qualità di Consigliere Comunale, la più viva e commossa solidarietà alle famiglie delle due giovani vittime della frana avvenuta sull’isola di Ventotene. Anche Procida presenta rischi analoghi e ritengo sia urgente da parte della nostra Amministrazione, anche in vista della prossima stagione turistica con le spiagge affollate di turisti e residenti, fare un monitoraggio serio e dettagliato delle zone a rischio del perimetro isolano. Oggettivamente molti interventi sono stati realizzati o sono in programma, anche grazie all”allora Assessore Salvatore Costagliola che, carte alla mano, tanto si è speso sul problema.
Ma il rischio rimane forte e molto serio: personalmente ho assistito negli anni scorsi a delle frane mentre ero in spiaggia e il pericolo è davvero dietro l’angolo.
Le zone più a rischio sembrano essere la spiaggia della Chiaia (in tutta la sua estensione), in particolar modo per la zona coincidente con il “Parco Margherita” che fa davvero paura a guardarla, la spiaggia di Ciraccio
zona ovest e quella del Pozzo Vecchio, che presenta addirittura una intera fascia di interdizione (anche se mettere una transenna o un cartello forse esime da responsabilità amministrative ma di certo non elimina il rischio reale). In pratica tre delle spiagge più affollate in estate. Il problema è difficile perchè c’è bisogno di ingenti finanziamenti ma, proprio per i
gravi rischi alla pubblica incolumità connessi, l’impegno deve essere davvero massimo e prioritario.
Ho letto con interesse i primi progetti messi in campo dai nuovi Assessori, tutti rivolti al recupero di una dignità decorosa del nostro territorio (ed era pure ora), e ne condivido lo spirito, ma ritengo che prima dell’estetica bisogna occuparsi della sicurezza del territorio, o quantomeno affrontare entrambe le questioni di pari passo perchè tutelare l’incolumità dei cittadini e delle famiglie non può che essere una coscienziosa priorità.
Alla luce di quanto detto proporrò una interrogazione al prossimo Consiglio Comunale, in programma per maggio, proprio sulla questione sicurezza delle coste e in particolare delle spiagge. “Meglio prevenire che piangere anche noi delle vittime innocenti.”
Consigliere
Mariano Cascone