Rifiuti a Procida, “cornut e mazziat”.

Un problema volutamente non risolto. COMUNICATO – Non c’era bisogno del mago Otelma per prevedere che il pacco di Natale, in salsa monnezza, sarebbe stato servito sulle tavole dei già tartassati cittadini procidani, condito con una previsione di aumento della tariffa sui rifiuti dell’11% per non aver raggiunto la quota di differenziata prevista. Negli ultimi mesi abbiamo dovuto sopportare quella che in 16 anni viene chiamata ancora oggi“emergenza rifiuti” in Regione Campania, che dalla Provincia di Napoli è giunta fino alla nostra isola, con conseguente danno di immagine e mettendo a rischio persino la nostra salute. In tutto questo, l’amministrazione comunale, in barba a tutte le promesse fatte in campagna elettorale  non è riuscita a far decollare uno fra i tanti piani rifiuti presentati.  La situazione è quasi paradossale. Noi cittadini  facciamo la differenziata da anni e non capiamo dove vadano a finire i nostri rifiuti. Risultato? Il cittadino è virtuoso, mentre  il soggetto gestore NO e puntuale arriva la notizia di un possibile aumento ingiustificato della TIA (aumenti costi di discarica) per non aver raggiunto l’obiettivo minimo del 35% di RD per il 2010, così come previsto dall’art. 11 della Legge 14 luglio 2008, n. 123 (precedente decreto-legge 23 maggio 2008, n. 90). Quindi per un DISSERVIZIO DEL GESTORE e per un’INADEMPIENZA dei DECISORI POLITICI saranno i CITTADINI che da tempo chiedono che venga adottato il SISTEMA DI RACCOLTA PORTA APORTA  A PAGARE le conseguenze della MANCANZA di “EFFICACIA e di EFFICIENZA”. Per questo motivo  : – SE IL SERVIZIO IN QUESTIONE RICHIESTO NON VERRA’ ATTIVATO causando gli aggravi tariffari di cui sopra CI VEDREMMO COSTRETTI AD AUTOTUTELARCI NON CORRISPONDENDO IL 35% della quota variabile della TIA. – sarà predisposta una comunicazione alla Procura della Repubblica per il mancato raggiungimento della quota base di raccolta differenziata. – faremo richiesta di commissariamento del comparto rifiuti con la venuta di un commissario ad acta e chiederemo le dimissioni del CdA SEPA già sotto la lente della procura a causa del suo ex socio di maggioranza, su cui pende una interdittiva antimafia per presunte infiltrazioni camorristiche. – chiederemo le dimissioni del sindaco e dell’intera giunta la quale non è stata capace di pianificare una seria raccolta differenziata. Diffidiamo muovamente questa amministrazione, avvertendola che chiederemo alle autorità  competenti le cause della mancata partenza della raccolta differenziata porta a porta, insieme ad una equa tariffa e al rimborso di quanto ingiustamente pagato. Movimento 5 Stelle Procida Federazione della Sinistra

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